1650 (o suppergiù). Dopo trent'anni di onorata attività al servizio della casa reale i quattro moschettieri hanno abbandonato il moschetto e sono invecchiati: D'Artagnan (Pierfrancesco Favino) fa il maialaro e ha il gomito dello spadaccino, più un ginocchio fesso; Athos (Rocco Papaleo) si diletta con incontri erotici bisex ma ha un braccio arrugginito e un alluce valgo; Aramis (Sergio Rubini) fa l'abate in un monastero e non tocca più le armi; e Porthos (Valerio Mastandrea), dimagrito e depresso (ma lui precisa: "Triste e infelice"), è schiavo dell'oppio e del vino. Ciò nonostante quando la regina Anna d'Austria (Margherita Buy), che governa una Francia devastata dalle guerre di religione al posto del dissennato figlio Luigi XIV, li convoca per affidare loro un'ultima missione, i moschettieri risalgono a cavallo, di nuovo tutti per uno, e uno per tutti.